Franco Benucci (a cura di), "Corpus dell'Epigrafia Medievale di Padova. Le iscrizioni medievali dei Musei Civici di Padova. Museod'Arte medievale e moderna", Cierre edizioni, Verona, 2015

29.10.2015

Il volume rappresenta la conclusione di un lungo lavoro di analisi, studio e ricerca sui materiali iscritti di epoca medievale appartenenti alle collezioni dei Musei Civici di Padova - Museo d’Arte, svolto da un’équipe interdisciplinare di docenti, ricercatori e tecnici dell’Università di Padova nel quadro di un rapporto di collaborazione con la direzione e il personale dei Musei stessi, regolato da un’apposita convenzione, stipulata nel 2009 e rinnovata nel 2011, che ha dato forma e sostanza operativa ai rispettivi interessi scientifici, culturali e di valorizzazione del patrimonio, assai più risalenti nel tempo. Tappa conclusiva della costituzione del corpus dell’epigrafia medievale di Padova, avviata nel 2005 con il censimento e lo studio di 140 esempi di scrittura esposta distribuiti in 44 siti della città - le cui schede sono consultabili e sempre aggiornate on line al sito http://cem.dissgea.unipd.it - e proseguita nel 2008 con le 87 iscrizioni presenti nel complesso conventuale e basilicale del Santo, il presente catalogo dei 75 testi epigrafici conservati nelle sedi museali, alcuni dei quali provenienti da vari siti del territorio provinciale e non solo, ha fatto da ponte per l’allargamento dell’orizzonte di ricerca al più ampio territorio di pertinenza della città, per quanto riguarda sia le poche iscrizioni ‘emigrate’ per varie ragioni dalla città stessa nel corso del XIX secolo che quelle tuttora esistenti nei rispettivi siti d’origine, di cui si è da poco avviato il censimento nell’ambito (e con i criteri) della più vasta impresa delle Inscriptiones Medii Aevi Italiae.Il catalogo, articolato in 75 schede relative ai vari reperti lapidei, lignei e metallici riportanti iscrizioni di varia estensione datati o databili dal tardo X a tutto il XV secolo - in ognuna delle quali alla sezione ‘tecnica’ relativa ai dati fisici, conservativi, paleografici ed editoriali del singolo reperto e alla trascrizione del testo fanno seguito degli ampi regesti bibliografici relativi alle precedenti edizioni dell’epigrafe e ai relativi studi e dei commenti storici, documentari ed esplicativi più o meno corposi a seconda dei casi - e concluso da un’indice delle voci epigrafiche, da una serie di apparati e repertori quantitativi, tipologici, cronologici e topografici e dalla bibliografia generale, si apre con una serie di saggi introduttivi di valenza generale, rispettivamente dedicati alla formazione e alla consistenza della collezione lapidaria del Museo d’Arte (Elisabetta Gastaldi), che spinge lo sguardo anche oltre i convenzionali limiti cronologici entro cui gli storici racchiudono oggi l’epoca medievale; agli aspetti più strettamente paleografici del corpus di iscrizioni preso in considerazione, posto a cavallo fra i tre macrosistemi di scrittura che si susseguono e si affiancano lungo i secoli considerati (Nicoletta Giovè); al valore delle varie epigrafi come fonte per la storia e l’identità cittadina e per la conoscenza dei personaggi e degli avvenimenti cui esse fanno riferimento (Donato Gallo); agli aspetti ‘materiali’ - petrografici e conservativi - dei vari reperti esaminati (Cristina Stefani e Simone Benchiarin), con particolare riferimento ai supporti lapidei delle varie iscrizioni.La rilevazione e lo studio dei vari aspetti delle singole epigrafi di cui il presente catalogo rende conto ha potuto avvalersi di una campagna fotografica ad hoc, professionalmente realizzata da Antonio Zanonato, a cui si deve anche il trattamento post-produzione delle singole immagini, teso a favorire la leggibilità dei vari testi: tali immagini, così come gli apparati fotografici connessi ad alcuni dei saggi introduttivi, trovano posto nel DVD allegato al volume, con una soluzione tecnologicamente innovativa che ne favorirà la migliore fruizione da parte di quanti vorranno avvalersene a fini di studio, documentazione o semplice curiosità.