Ivetic E., I Balcani. Civiltà, confini, popoli (1453 - 1912), Bologna, il Mulino, 2020
I Balcani diventano Balcani durante il lungo dominio ottomano, tra la caduta di Costantinopoli nel 1453 e le guerre balcaniche del 1912-13. Una Turchia in Europa in cui la cristianità ortodossa convisse per secoli con l’islam; un Oriente vicino e incombente, arginato dall’Antemurale militare di Venezia e degli Asburgo. Dopo la riconquista cattolica dell’Ungheria, nel Settecento si consolida il limes tra le civiltà. Nell’Ottocento, il crescente rifiuto del mondo ottomano si mescola con la scoperta delle identità nazionali e della modernità in un processo di moltiplicazione dei confini tra popoli che non sembra fermarsi neanche oggi. I Balcani rimangono un pezzo d’Europa sospeso tra mondi passati e il contemporaneo, testimoni di un tempo più profondo, eredi di Bisanzio e del dopo Bisanzio.
Egidio Ivetic insegna Storia moderna e Storia del Mediterraneo all’Università di Padova. Con il Mulino ha pubblicato «Le guerre balcaniche» (II ed. 2016) e «Storia dell’Adriatico. Un mare e la sua civiltà» (2019, Premio Giuseppe Galasso e Premio per la cultura mediterranea).
ISBN 978-88-15-28071-8