Luca Fezzi, Catilina. La guerra dentro Roma, Napoli, Edises 2013, ISBN 9788879597715
21.10.2013
Luca Fezzi, 'Catilina. La guerra dentro Roma', Napoli, Edises 2013, ISBN 9788879597715
Lucio Sergio Catilina, il patrizio che non era riuscito a sovvertire il governo di Roma, trovò la morte alla testa della sua armata di ribelli, annientata dall’esercito regolare presso Pistoia (62 a.C.). La vicenda della congiura, tra le più rivisitate dell’intera storia antica, è tramandata principalmente dalla narrazione di Sallustio e dalle orazioni di Cicerone, il console che la combatté con molta – e forse troppa – determinazione. Entrambi, tratteggiandone negativamente il protagonista, hanno inevitabilmente influenzato l’intera tradizione. La critica di settore, quindi, persino nei tentativi di ‘rivalutazione’, si trova a fare i conti con un impianto ‘manicheo’. Stessa sorte è toccata, naturalmente, anche alle principali letture 'pubblicistico-politiche', che si collocano tra due estremi: la 'demonizzazione' nella Francia dopo la Comune e l''esaltazione' nell'Italia di fine Ottocento.
Perché il personaggio era giunto a tramare nell’ombra la rovina della maggiore repubblica mai conosciuta? Quale poteva essere, nel progetto eversivo, il peso delle rivendicazioni socio-economiche della plebe? Con quale legittimità si era svolta la repressione ciceroniana, resa possibile dalla sospensione delle garanzie ‘costituzionali’ del cittadino, difese – nel più noto dibattito del senato romano del quale siamo a conoscenza – dal ‘popolare’ Cesare e invece sminuite dall’‘ottimate’ Catone?
Il volume, ripercorrendo tali interrogativi e facendo il 'punto della situazione' su fonti e critica di settore, tenta una ricostruzione delle reciproche influenze tra quest'ultima e le principali letture 'pubblicistico-politiche' relative al personaggio e alla vicenda.