
NEAR - La notte europea dei ricercatori 2013
La Notte Europea dei Ricercatori è promossa dalla Commissione Europea dal 2005 e, il quarto venerdì di settembre, fa incontrare i ricercatori con il grande pubblico in differenti città europee. Si tratta di un’occasione straordinaria per avvicinare, in modo divertente, il pubblico di ogni età al mondo della ricerca, per aprire uno spazio di incontro e dialogo con i cittadini e per sensibilizzare i giovani alla carriera scientifica.
Venerdì 27 Settembre 2013, in differenti città europee, i cittadini avranno l’opportunità di visitare strutture di ricerca che di solito non sono aperte al pubblico, utilizzare le più recenti tecnologie con la guida dei ricercatori, partecipare ad esperimenti, concorsi, dimostrazioni e simulazioni, scambiare idee e fare festa con i ricercatori. L'evento si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Chi può partecipare?
La Notte Europea dei Ricercatori è un'iniziativa rivolta a tutte le fasce di età e le tipologie di pubblico!
La partecipazione è gratuita?
Assolutamente sì, le attività offerte e animate dai ricercatori degli Enti e delle Università promotori saranno gratuite.
Per maggiori informazioni?
Visita il sito NEAR - Notte dei ricercatori.
Le iniziative promosse dalla Sezione di Geografia del DiSSGeA
La Sezione di Geografia del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità partecipa alla Notte dei ricercatori con le seguenti iniziative.
MISSIONE GEOCACHING: SULLE TRACCE DEI RICERCATORI
A Padova il ricercatore percorre e intesse tracce quotidiane non sempre visibili ai turisti e, talvolta, occulte agli stessi cittadini. La sua percezione è unica e conduce alla riscoperta dei luoghi che caratterizzano la ricerca e la vita sociale della città. Nella notte della ricerca NEAR 2013, i dottorandi della Sezione di Geografia ripropongono l’appuntamento con il geocaching nella città di Padova. Un evento che quest’anno sarà centrato sulla figura del ricercatore e i “suoi” luoghi quotidiani. Il geocaching è un gioco diffuso in tutto il mondo e consiste in una caccia al tesoro dove le coordinate geografiche del punto in cui il tesoro è nascosto sono l’indizio da seguire. Le squadre (che saranno formate all’inizio del gioco) riceveranno un GPS, un hashtag di riferimento e si sfideranno nella ricerca dei tesori nella città, giganti o microscopici che siano. Sarà un gioco di squadra, di strategia, multimediale e grazie al quale si potranno visitare i principali hot-spot cittadini legati alla ricerca ed al mondo universitario. Anche le tecnologie già a disposizione dei giocatori (GPS, smartphones, tablet, ecc.) sono benvenute.
Quando e dove si comincia?
Il gioco comincia alle 19.30 presso lo stand tenuto dai dottorandi di Geografia e dalla sezione Veneto dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.
Si può giocare e iscriversi singolarmente o con i propri amici. Le squadre saranno composte di 6 o 7 persone al massimo.
Bisogna iscriversi?
Sì, i posti per partecipare sono limitati! Per iscriversi basta consultare il sito NEAR - Notte dei ricercatori.
SEMINARIO-LABORATORIO: LE IMPRONTE DEL PAESAGGIO SONORO
Il concerto-laboratorio si inserisce tra le iniziative del Progetto di Ateneo “Percorsi educativi di storia e geografia per una cittadinanza europea” ed è organizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, sezione Veneto ente qualificato per la formazione del personale della scuola accreditato presso il MIUR (D.M. 27.02.2003). La finalità del progetto di ricerca è centrata sull’affinare, condividere e mettere a disposizione della comunità scientifica e formativa, strumenti operativi e indicazioni concrete per la didattica della storia e della geografia.
Il seminario intende delineare le prime riflessioni nate all’interno di un gruppo interdisciplinare di ricerca che vede musicologi, musicisti, geografi, storici e pedagogisti ricercare percorsi teorici e prassi comuni di avvicinamento ai paesaggi sonori. “Dobbiamo rendere l’orecchio sensibile al meraviglioso mondo di suoni che ci circonda” (Schafer R.M., A Sound Education – 100 Exercises in Listening and Sound– Making, 1992, pag. 6) è la prima sfida che il gruppo ha colto a partire dalla definizione di “paesaggio sonoro” di Schafer R.M (The Tuning of the World, 1977). Ogni paesaggio ha infatti suoni peculiari e inconfondibili. Questi lo sono nella misura e secondo la modalità percettiva dei singoli e dei gruppi. Una sorta di “impronte sonore” che connotano una cultura e che contribuiscono, al pari delle altre manifestazioni umane, alla creazione dell’identità locale. Dare voce a tali percezioni significa innescare percorsi di riflessione e di educazione all’ascolto in grado di amplificare un canale sensoriale che la cultura occidentale oggi tende sempre più ad emarginare.