Sorba C., Mazzini F., La svolta culturale. Come è cambiata la pratica storiografica. Laterza Ed., 2021

Nel senso comune la storia e la storiografia hanno ben poco a che vedere con la teoria. Quello storico è un sapere ritenuto empirico e artigianale, basato sulla ricerca documentaria e su una ricomposizione il più possibile accurata delle tracce del passato. Ma è davvero così? Chi si occupa di indagine storica lavora in questo modo? Non proprio. La ricerca storica dialoga con un quadro teorico di riferimento che sorregge l’analisi e l’interpretazione delle fonti e contribuisce a dare senso alle esperienze degli uomini e delle donne del passato. La svolta culturale che ha attraversato le scienze umane e sociali a partire dagli anni Settanta del Novecento ha accentuato gli scambi tra storia e teoria culturale. E nel contempo ha prodotto nel lavoro storico delle trasformazioni importanti in termini di metodo, di temi, di fonti. Quali relazioni allora possono intercorrere tra riflessioni teoriche e pratica storiografica, quali opportunità e occasioni esse aprono a una conoscenza più profonda del passato, e in ultima istanza quali lasciti la svolta culturale ha consegnato al fare storia oggi? Questo libro offre ai lettori non soltanto una sintesi dei dibattiti e delle tendenze più interessanti ma anche un bilancio attento dei vantaggi e delle ambiguità della svolta culturale.
 
Carlotta Sorba insegna Storia e teoria culturale all’Università di Padova, dove dirige il Centro interuniversitario di Storia culturale che promuove e valorizza gli studi di storia culturale in Italia. Specialista dell’Ottocento italiano ed europeo, ha lavorato su ambiti diversi di produzione culturale (musica, teatro, letteratura) in relazione con la società e la politica del tempo. Per Laterza è autrice di Il melodramma della nazionePolitica e sentimenti nell'Italia del Risorgimento (2015, Premio Sissco 2016).
 
Federico Mazzini insegna Digital History e Storia dei media e della comunicazione all’Università di Padova. Si è occupato di storia culturale della Grande Guerra, dell’esperienza contadina del conflitto e di storia della comunicazione tecnoscientifica di massa nel primo Novecento, con particolare attenzione all’immaginario tecnologico sviluppato durante la Prima guerra mondiale. Le sue ricerche più recenti riguardano la storia delle culture tecniche (radioamatori, phreaks e hacker) nel corso dell’intero Novecento. Ha pubblicato “Cose de laltro mondo”. Una cultura di guerra attraverso la scrittura popolare trentina 1914-1918 (ETS 2013) e Una guerra di meraviglie? (Orthotes 2017).
 
ISBN carta: 9788858143148
ISBN digitale: 9788858144770