Convegno internazionale: Frontiere marittime - Circolazione e controllo fra età moderna e contemporanea

IL CONVEGNO SI SVOLGE PRESSO IL DIPARTIMENTO DISSGEA

29.11.2013

Maritime borders: circulation and control between early modern and contemporary times
In recent decades many historical studies have analysed the topic of borders, conceived mainly as places of encounters and crossing amongst cultural, social, economic and religious identities. Conflicts have been at the centre of the debate, while the interplay between ‘open clash’ and ‘hidden clash’ has dominated. Nevertheless the influence of the border studies (Donnan-Wilson 1999; Paasi 1996) has been relevant in order to understand better the construction of collective and individual identities; the particular characteristics of the borders, as the cultural diversity or the presence of illegal activities (smuggling and migrations), show more clearly the equilibriums within the whole society. The focus on borders allows us to discover the dynamics between ‘State’ and ‘community’, discovering strength and weakness. The International Conference ‘Maritime borders: circulation and control between early modern and contemporary times’, which will be held at the Dissgea on 29 November 2013, will discuss research strategies and concepts of ‘border’ in a interdisciplinary perspective and in a dialogue between history, geography, legal studies, and social sciences. Six main speeches discuss the topic of ‘border’, ‘circulation’ and ‘control’. Roundtables will follow about future perspectives on these topics. Main speeches will be given by Amandio Barros (Porto); Jan Lucassen (IISH); Natividad Planas (Blaise Pascal), Raffaella Salvemini (CNR – Napoli); Seline Trevisanut (Utrecht); Serge Weber (Paris – Marne la Vallèe). Scientific Commitee: Paolo Calcagno (Genova) Andrea Caracausi (Padova); Michele Colucci (CNR-Napoli), Valentina Favarò (Palermo), Egidio Ivetic (Padova), Luca Lo Basso (Genova), Walter Panciera (Padova), Francesco Vianello (Padova).  The conference is organized within the framework of the FIRB 2012 - Futuro in Ricerca project ‘Maritime borders in the Mediterranean: how permeable are they? Exchange, control, deny of access (16th-21st century)’.
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Frontiere marittime: circolazione e controllo fra età moderna e contemporanea
Negli ultimi anni numerosi studi hanno affrontato il tema della “frontiera” come luogo d’incontro e di attraversamento di diverse identità socio-culturali, religiose ed economiche. La dimensione conflittuale è rimasta al centro del dibattito, all’interno di un duplice gioco fra scontro aperto e scontro latente. Gli approcci si sono rinnovati grazie all’influenza dei border studies (Donnan-Wilson 1999; Paasi 1996). Spostando l’attenzione dal centro alla periferia, l’area di frontiera è risultata fondamentale per comprendere fenomeni come la formazione delle identità collettive o individuali; inoltre molte sue peculiarità, dalla diversità culturale e sociale o alla presenza di attività ai margini o fuori della legge (contrabbando e migrazioni clandestine), riescono a illuminare meglio per contrasto gli equilibri dell’intera società. Grazie al focus sulle frontiere, infine, è possibile riscoprire le dinamiche di incontro fra “stato” e “popolo” e coglierne le proprietà strutturali, individuandone forze e debolezze. Il convegno internazionale Frontiere marittime: circolazione e controllo fra età moderna e contemporanea che si terrà presso il Dipartimento DISSGEA il giorno 29 novembre 2013 si propone di ridiscutere il concetto di “frontiera” e i relativi metodi d’indagine in una chiave di lungo periodo e con un forte taglio interdisciplinare, coinvolgendo geografi, giuristi, storici e scienziati sociali. Seguendo le prospettive aperte dai border studies la dimensione conflittuale della frontiera sarà quindi discussa grazie ad approcci innovativi: da un lato partendo da un'analisi “dal basso”, o più propriamente bottom-up del rapporto stato-frontiera; dall'altro legando il paradigma della “frontiera mobile” alle interconnessioni fra dinamiche economiche, culturali e politiche. Il mare – e il Mediterraneo in particolare – rappresenta un terreno d’indagine privilegiato in quanto spazio in continua ridefinizione, anche alla luce degli attuali processi politico-economici. Le relazioni affronteranno tre temi principali: la “territorialità” marittima della frontiera; le circolazioni (di uomini e merci, tecnologie e capitali); il controllo sanitario. Gli interventi saranno seguiti da una tavola rotonda con interventi programmati che avrà lo scopo di favorire la discussione aperta al pubblico più ampio possibile. Sono previste relazioni di Amandio Barros (Porto); Jan Lucassen (IISH); Natividad Planas (Blaise Pascal), Raffaella Salvemini (CNR – Napoli); Seline Trevisanut (Utrecht); Serge Weber (Paris – Marne la Vallèe). Il comitato scientifico è composto da: Paolo Calcagno (Genova), Andrea Caracausi (Padova), Michele Colucci (CNR-Napoli), Valentina Favarò (Palermo), Egidio Ivetic (Padova), Luca Lo Basso (Genova), Walter Panciera (Padova), Francesco Vianello (Padova). L’incontro s’inserisce all’interno delle iniziative del progetto FIRB 2012 -Futuro in Ricerca ‘Frontiere marittime nel Mediterraneo: quale permeabilità? scambi, controllo, respingimenti (XVI-XXI secolo)’.
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